domenica 16 giugno 2013

THE GOAT


E' stato il piu' grande di tutti , sull'asfalto dei Plyyground di New York, lo dice la gente di strada, lo asseriva anche Kareem Abdul Jabbar in un intervista a fine carriera su chi fosse stato il piu' forte giocatore che avesse mai affrontato lungo la sua lunga e vincente cariera Nba.
The Goat, il Re Capra, il Re Buono dei campetti di Harlem , l'uomo che in Nba non c'era mai arrivato, persosi nelle dure strade della Big Apple tra bevute di vinaccio di infima qualita' e troppi incontri ravvicinati con la White Lady.
Earl Manigault un giocatore di soli 182 cm o poco piu', dotato di una capacita' di salto fuori dal comune  e di una amore smisurato per il gioco della pallacanestro, era solito tirare da solo per ore e ore ,ogni giorno con qualsiasi tempo, allenandosi  con pesi attaccati alle caviglie per migliorare la sue elevazione .
Capace di schiacciare in faccia a tutto e tutti,persino a Connie Hawkins e Jabbar dominati proprio in un finale di torneo ad Harlem e di arrotondare qualche spicciolo in gioventu' raccogliendo per scommessa monetine dalla parte alta del tabellone !!!
Inventore della Double Dunk ( saltava, schiacciando un pallone da volley dentro il canestro per poi riprenderlo dal sotto e rischiacciare di nuovo nelle stesso movimento), tutt'oggi gli aneddotti su di lui si sprecano, bellissimo il Rebound che immortala la sua di certo non facile vita fin dalla tenera età:  nato poverissimo a Charleston nel 44, nel profondo e razzista sud degli States, ultimo di una famiglia di 9 figli , fu abbandonato,per poi venir adottato dalla signora  Marry Manigault trasferitosi poi ad New York per dare a Earl un minimo di stabilita'.
Quasi autistico e al limite dell'analfabetismo, s'innamoro da subito del Gioco e di qui la sua fama crebbe giorno per il giorno fino ai giorni nostri, passando tra droga, abbondanti voli sopra il ferro nei Playground Newyorkesi  e un carriera professionistica che poteva essere ,ma non fu complice di pessime scelte e tanta tanta sfortuna.Si riabilito' quando trascorso un periodo di 16 mesi in prigione, fondo' un sua personale associazione la WALK AWAY FROM DRUGS  e decise di dedicare la sua vita all'aiuto dei giovani ragazzi del ghett, insegnando Basket e tramandando il suo grande amore per la palla a spicchi.
Mori' di Cuore a soli 53 anni, lo stesso giorno che l'America si fermo' per la Morte di Frank Sinatra , era da anni in  in lista trapianti ,ma l'America si sa' è dura con chi per anni è stato tossico dipendente... Manigault il Re buono, perennemente senza spocchia, l'unico che poteva camminare ad Harlem senza un Penny in tasca e chiedere cio' che voleva.
Gli resto' un unico rimpianto a quanto pare, i schiacciare e poi sedersi sul ferro, anche se non ci ando' mai troppo lontano, ma questo no ha importanza perchè il Re, giu' ad Harlem ai bordi dei campetti da Basket  è ancora vivo !!!


  "PER OGNI MICHAEL JORDAN C'E' UN EARL MANIGAULT.
   QUALCUNO DEVE ESSERCI,CHE CADE. E QUEL QUALCUNO
   STAVOLTA SONO IO" 



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